No, nessuna intenzione di aprire una rubrica di cucina.
Avete presente il detto farsi un pentolino di cavoli propri?
Sì quello che si usa per invitare il prossimo a non impicciarsi.
Ebbene a volte non ce li si vuole fare, semplicemente dall'altra parte ci sta qualcuno che pensa che tu le cose le sai e ne parla credendo di fare conversazione.
Invece mi ha fatto fare, non un pentolino,ma una pentola.
Anzi un pentolone, di quelli che si usano per preparare la fagiolata, di affari altrui.
Ora potrà sembrare semplice.
Uno dice dicevi alla persona di tacere ed eri a posto.
L'ho fatto, ma oramai il danno era fatto. Ormai sapevo cose che avrei dovuto ignorare.
Perché non toccava a questa persona mettermi al corrente.
Non che abbia importanza, io non ne parlerò con nessuno e la cosa termina qui.
Cercando un lato positivo: mi eviterò un paio di gaffe.
Ma mi sono chiesta, chissà se anche a questa persona avevano detto di tenerselo per se.
Poveretti quelli che si sono fidati.
Ah dite che ora io ne sto parlando?
Ma sapete forse quando è successo?
Dove?
E soprattutto, cosa?
No, vero?
Quindi io non sto parlando proprio di niente.
Aria fritta.
Quando una persona scopre una cosa e promette di non dirlo a nessuno allora quella cosa è un segreto, ma quando molte persone scoprono un segreto, allora è una catastrofe che sta per verificarsi. Scritta da me nella mia prima fanfic su JAG, presa abusivamente da un dialogo di... inorridite prego: Sentieri. Qualcosa di utile c'era pure li! Se mi legge mia madre mi disconosce da figlia.
giovedì 29 luglio 2010
Pentole, pentolini e pentoloni.
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Quando lo vedo lo autorizzo... forse. ^_^