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venerdì 19 maggio 2023

lunedì 8 luglio 2019

martedì 1 giugno 2010

Controlli

Chi la (s)fortuna di lavorare con me lo sa bene, sono troppo rapida con le freddure.

Un giorno, passa uno degli addetti al controllo qualità, sto semplificando che a scrivervi sempre uno dei capi poi mi andate in confusione, e controlla il macchinario, mi vede guardarlo e mi spiega:
"Sono passato a controllare quante teste funzionano."

Dovevo solo stare zitta e fare un cenno di assenso, in fondo aveva risposto ad una mia muta domanda. (Che fai qui?)
Invece io zitta mai: "La mia no di sicuro..."

Non chiedetemi cosa sono le teste, che io a spiegare non sono capace.
Però la battuta era troppo ghiotta, servita su un piatto d'argento.
Forse pure un po' scontata.

Però l'addetto era arrivato serio e mogio, che deve essere una pizza mica da ridere controllare tutti i macchinari -non doveva guardare solo il mio-  e mentre se ne andava sorrideva.
Ho un futuro come cabarettista involontaria.

Che quando mi servirebbero le battute mica mi vengono, vedi certe figurine di mercoledì collezionate negli anni, ma quando non le cerco... eccole!
Per fortuna mi è sempre andata bene che chi le subiva di solito o le ignorava, santi ho dei santi colleghi, o le trovava divertenti.
Prima o poi... trovo quello/a sverso/a che mi dice il fatto mio a trovare sempre lati divertenti di tutto, o quasi.

E allora forse la pianto, ma solo forse,  non sperateci troppo.

sabato 15 maggio 2010

Di necessità virtù...

In una delle puntate della seconda serie di Criminal Minds andava in onda questa scenetta, in cui uno dei capi, quello che dalla terza serie non ci sarebbe più stato, spiegava che era necessario staccare dal lavoro, per non farsene distruggere, poi esigenze di copione, e scelte personali e non lo si sarebbe più visto, non ce l'aveva fatta a cercarne il lato divertente e onestamente non me la sento di criticarlo, sono scelte.

La scena è a questo link, io sotto ve la ripropongo, scusate se è in inglese ma ho trovato quella ed andavo di fretta, poi mi piacciono le voci originali... ecco la verità!



Poi alla fine della puntata, di cui non vi racconterò nemmeno un fotogramma, state tranqilli, staccavano tutti insieme, qui il video.




Cosa vuol dire il titolo?
Divertirsi sul lavoro, per farselo passare meglio era il mio mantra ben prima di vedere criminal minds... e una delle prime cose fatte per ridere era mentre si stava abbassando il carrello del traspaller, con una rapida e ripetuta mossa dall'alto verso il basso, dire a colleghi a tiro d'orecchio:
"Hai presente le comiche, quando fanno vedere che entrano in una galleria con il carrello e dall'altra parte sta arrivando il treno? Non ti sembra che sia lo stesso identico movimento?"

Risate.
Ogni tanto capita ancora di farsele, rare ma preziose.

E mi piacerebbe averne ancora occasioni, che il lavoro sarà anche pesante, ma la compagnia era di quelle giuste per alleggerirlo.
A volte.

giovedì 11 marzo 2010

Non vivo nel 2000

Questa ve la devo raccontare.

Giorni fa ho postato quella sciocchezuola barzellettifera, pochi post sotto, su non vi metto il link, uno dei punti mi preoccupava un poco.
Ma cancellarlo non mi andava, in fondo sono solo barzellette.

Poi oggi le risate.

Il capo passa a darmi le consegne, e io vado ad eseguire, un macchinario e mezzo da seguire, mentre sistemo il primo mi accorgo che lui fa girare l'altra metà del secondo.


Perchè ho scritto le risate?
A momenti mi scappa da ridere all'idea che se uno dei punti per capire che sei nel 2000 è che il tuo capo non sappia fare il tuo lavoro, io chiaramente sto ancora nel 1999!

Becero trucchetto per abbassarsi l'età!

^_^

martedì 9 marzo 2010

Vado e torno

Questa mattina è stato divertente.


Hanno avuto bisogno di me per una mezz'oretta, cose che capitano quando l'influenza decima la forza lavoro e i coniglietti salterini fanno comodo, nel senso che saltellare da un reparto all'altro tiene in allenamento le gambe, le coronarie, il sistema nervoso, ah no quello meno.

Insomma una piccola sortita nel passato.
Era il reparto dove lavoravo fino a due anni fa.

Il lato divertente?
Ricordarmi ancora tutto.
E salutare la mia collega con un Vado e Torno, e vedere la sua faccia stupita quando sono tornata rapidamente al mio posto.

"Ah ci hai messo proprio poco!"
"Già, dovrei cambiare nickname, da Rabb-it a Speedy Gonzales!"
"Ma quello era un topo, mica un coniglio!"
"Ma io per l'oroscopo cinese sono del Topo!"
"Va bene, chiamo la derattizazione!"

^_^

Oh si stava a scherzare, come farsi passare otto ore senza accorgersene, quasi.

E nel quasi metteteci tutto quello che vi riesce di immaginare.
Io di certo non ve lo scrivo qui sopra quando mi annoio.

martedì 23 febbraio 2010

Troppo tardi!

Dove(Where): Lo spogliatoio a fine turno.
Quando(When): Un giorno della scorsa settimana.
Cosa(What): Chiacchiere mentre ci si cambia per andare a casa.
Chi (Who): Io ed alcune colleghe.
Perché(Why): Perchè non so tenere la bocca chiusa!



-"Ma cosa avevi prima che continuavi a barbottare!"

-"Recitavo Amleto!"

-"Cosaaaaa?"

-"Paraffini o non paraffini? Questo è il problema. Sparo stupidaggini tra me e me così mi passa prima la giornata."

-"Ma così ti prendono per pazza!"

-"Ma per quello ormai è tardi".

-"Sei sempre la solita!"

-"E non è bello avere almeno una cosa stabile?"

-"In che senso?"

-"Nel senso che con la crisi nel nostro settore io tanto stabile non mi ci sento, lavorativamente parlando, anzi... piuttosto appesa ad un filo!"

Ci scappa la risata, un po' nervosa. (Filo-settore tessile...lo so è vecchia la battuta!)

-"Certo che te, sempre a dire freddure. Altro che Reid... Penelope dobbiamo chiamarti!"

-"Che con il tessile comunque ci azzecca, guarda un po' te!"

Non devo spiegarla questa vero? No...cosa faceva Penelope in attesa del ritorno di Ulisse lo sapete tutti. Povero Omero, si sta a rivoltare nella fossa.

-"Ma sai che hai proprio ragione!"

-"Mi sono persa qualcosa? Su cosa avrei ragione?"

-"È veramente troppo tardi!"

-"Ne dubitavi?"

-"Solo un poco, ora non più!"

^_^

giovedì 4 febbraio 2010

29°... 87,2 TU...io? io? S.O.M. al cubo!

Se io non fossi perennemente affetta da S.O.M. -Sindrome Ombelicus Mundi- sarebbe impossibile trovare lati divertenti -D.A.L. la in basso!- nello stare al lavoro.

Per mia fortuna, e sfortuna altrui si intende, ne sono vittima e non ho mai cercato di curarla.
Così succede che una semplice sequenza numerica, i gradi e il tasso dì umidità -T.U.- io scoppi a ridere cogliendo l'ironia della casualità.

Spiego, a chi mi ha visto mettermi a ridere, prima che si pensi che sono sbroccata del tutto.
Ma ho il vago sospetto di non essere stata molto rassicurante.
Sarà mica che hanno letto qualcosa?
Panico!

No, impossibile.
Non possono averla letta.
Mi avevano detto che non vedevano CM!

Oh, quasiasi riferimento era puramente casuale.

Lo hai già detto, e mi sa che non ti hanno creduta già allora.

Senti, ma te oggi dov'eri. Avresti dovuto impedirmi di ridere. A che servi se sbuchi fuori quando non ti voglio tra i piedi.


Proprio perché non mi vuoi è chiaro che servo!

Uff! Ma dici che hanno preso sul serio la scemata scritta?

Ah non so, ipotizzo che temano gli eventuali seguiti.

Non ce ne saranno, quello è stato un esperimento, è andato bene e stop. Meglio non rischiare.


Andato bene? Cosa è successo che non so?

Sono ancora viva no?

Per ora!

OH! Tiè...cornini a raffica.

^_^ Fifona

Comunque il lato divertente per oggi c'era.
Senza la giornata pare lunga il doppio.

Fossi in te salverei questo post in bozze e aspetterei a pubblicarlo.

Enza? Va bene la dissociazione, ma tu sei me!

Ops!

^_^
Andiamo bene, andiamo.

venerdì 11 dicembre 2009

E poi non volete che mi fissi?

Ieri San Paganino.
Il capo mi consegna la busta paga, io la apro, sbircio velocemente e mi casca lo sguardo proprio là.

Alla voce **** **** **** la seguente cifra: 19,72.

Al che mi viene spontaneo un pensiero.
Come se non fossi abbastanza fissata con il mio anno di nascita, me lo piazzano anche tre le voci della busta paga.
Peccato per la virgola però, mannaggia!

^_^

Buon fine settimana

martedì 17 novembre 2009

Camicie...

...ce ne sono di tanti tipi vero?
A me prima o poi quella di forza arriva sul serio.

Lo dico perchè è da folli patentati dire ai propri colleghi che si sta scrivendo una fanfiction su un telefilm poliziesco, quindi mi serviva un delitto, e che si è scelto come scena proprio il proprio posto di lavoro.

O un'ambientazione molto simile.

Ora... non vi invito alla lettura, ma qualcuno mi ha fatto ridere con un sms.

"Ma da noi non ci sono ****"

Il riferimento asteriscato è perchè... vorrete mica che sveli a chi va a leggere una traccia sul colpevole?

Comunque mi ha fatto troppo ridere il dettaglio.

Ed ho replicato rapidamente, forse troppo.

"No perché invece gli SI li abbiamo? Pauraaaaa"

Ecco no dico, poi domani venitemi a chiedere cosa ho da ridere da sola.
No, non me lo chiedono... chiamano direttamente un buon reparto psichiatrico.

^_^


OH sia chiaro, NON ci sono riferimenti a persone reali... la conoscete la tiritera dei telefilm no? Qualsiasi riferimento è puramente casuale!


Secondo me ora ne dubitano...

Tu salti fuori ora? Dove diamine ti eri ficcata oggi?

Oh mi ero presa una pausa.

Lavativa!

martedì 27 ottobre 2009

Detti

Circa una quindicina di anni fa una mia collega stava per andare in pensione, coronamento di quarant'anni di duro lavoro, Sì caro ministro del lavoro c'era gente che tirava ai 40 anni lavorativi anche prima delle sue infelici uscite.

Ma lasciamo perdere i ministeri, sennò mi irrito e dove va a finire l'etichetta Due Risate?

Allora dicevo questa mia collega era prossima alla pensione e un pomeriggio mentre io stavo imparando sul suo macchinario, scherza con il caporeparto:

"Oh adesso che io me ne vado vedrai che festa, contento vero?"

Il capo si limita a sorridere alla donna, e scuote la testa in segno di diniego.

Lei si gira verso di me e mi dice: "Dice di no, ma io so che non vede l'ora che mi levo di torno."

Io me ne esco a dire che secondo me si sbaglia.
E avessi detto solo quello niente di che, no ho aggiunto altro:

"Sai com'è quel detto? Meglio un diavolo che si conosce al diavolo sconosciuto. Mica lo sa chi gli arriva al posto tuo, te ormai ti conosce bene."

La mia ex-collega scoppia a ridere e girandosi verso il capo gli dice:
"Questa è tosta!"

Io ero il diavoletto sconosciuto, ogni tanto avrei voglia di domandare al capo se ho avuto ragione o meno, ma mi trattengo, la risposta potrebbe non piacermi.

Però quella volta rise anche lui, spero si ricordi solo quello.

^_^

venerdì 18 settembre 2009

Semafori e rotonde

Il titolo potrebbe trarre in inganno dei miei concittadini.
Visto il numero di rotonde alla francese in zona può ben sembrare che io parli della viabilità cittadina, di cui magari ci potrebbe anche essere qualcosa da dire, ma non mi va... per ora.

Invece no, è una cosa diversa.

Senza darvi troppi dettagli, che tanto annoiano, a volte lavoro a quello che chiamo l'impianto semaforico.
Semplicemente ci sono un sacco di luci, verdi e rosse, e bottoni da premere in sequenza.

Avvio, luce verde.
Stop, luce rossa.
Sistemazione sensori.
Riavvio... di nuovo luce verde.

Il tutto ripetuto per... un sacco di volte, non ho tenuto il conto.

Da lì il nome che ho dato al macchinario, oh mi serviva un lato divertente per non annoiarmi troppo.
Solo che io lì lavoro solo ogni tanto, e non dite in giro che mi diverto a farlo o non mi ci mandano più.

Qualche giorno fa una mia collega, a cui avevo spiegato che ero di corvé al semaforo, mi ha domandato come chiamo l'altro macchinario, simile, ma senza tutte quell'illuminazione seminatalizia.

Mia replica:
"Ah dì la sono rotonde, devo sempre ricordarmi delle precedenze".

"Quali precedenze scusa?"

"Le consegne, da urgente a molto urgente a... mi serve per ieri!"

"Te sei fuori".

"Attenta che ti bruci".

"Cosa?"

"L'acqua calda scotta!"

Lo so che la battuta è vecchia come Noè, ma vista l'acqua dei giorni scorsi prima o poi un arca che passa ci toccherà vederla.


Buon fine settimana.

sabato 5 settembre 2009

Patriottismi

Ieri al lavoro.

Il cono iniziale era verde
Il filato su cui lavorare bianco
Il cono finale era rosso

Nessuno si stupiva che canticchiassi l'inno d'Italia.

venerdì 4 settembre 2009

Lavatrici!

Oh, ieri era La Palestra, oggi è Divertirsi Al Lavoro... cosa che capita sempre più di rado, ma quelle rare volte è bene tenersele da conto.

Sono presa a pulire il macchinario e non noto una mia collega che è passata a vedere se andava tutto bene, siamo sparse su macchinari vicini, ma a volte passano delle mezz'ore intere senza vedersi e buttarsi un occhio l'una con l'altra è una forma privata di sicurezza sul lavoro, nessuno se ne lamenta.

Mi chiama, ed ironizza sul mio sporco lavoro.
"Ah qui si batte la fiacca."

Io, perfida, le domando se la lavatrice la fa stasera o domani.

"Eh?"

Insomma la mia replica alla sua battuta è insensata e non capisce, non subito almeno e prima che le si accenda la lampadina di comprensione la freddo sul posto:

"Vedi, non so se posso mandarti a stendere già stasera o se devo aspettare domani."

Risate.


Elasti poco tempo fa ha scritto un post dove invitava a dire i propositi della fine dell'estate, e i desideri, non ricordo cosa ho messo, ma mi sa che devo aggiungere:

Tenermi stretti questi colleghi, che non è sempre possibile farsele queste benedette due risate, ma a volte servono.
E tanto.

Specie quando succede che abbondano i motivi per piangere, ma non se ne vuole parlare, che tanto a parlarne non cambia un fico secco ed allora si sta in silenzio, o si parla d'altro... e io sui fuori tema nei discorsi potrei tenere un seminario!

mercoledì 29 luglio 2009

Mai zitta vero?

Sono quasi le nove.
Il capo è passato da un pezzo con le consegne agli altri.
Da me niente.

Vero che il mio lavoro ce l'ho, quindi canticchiando tra me e me anatemi vari, Goodbye e Vecchio scarpone, versioni revisionate e corrette con adattamente personali, sia chiaro, son perfetti.

Il capo passa anche da me.
Io, biscetta velenosa con tendenze latenti verso la disoccupazione, invece di tacere ed aspettare rispettosamente che mi si dica che debbo fare, lo interpello immediatamente.
"Lavoriamo anche domani?"
"Volevo finire oggi!"
"E io che speravo di essere dentro anche venerdì!"

Mi da le consegne, e dopo un po' ritorna.(Ah sorrideva...e io ho iniziato a tremare!)

"Visto che sei tanto contenta, domani entri."

Ora... ma io mi domando e mai possibile che solo quando scherzo mi pigliano sul serio?


Oh sia chiaro ben felice che vi sia lavoro, non è un lamento, sì va piccolino dai.

E no, non è che entro da sola, saremo solo in pochi, e poca brigata vita beata io non l'ho quasi mai condiviso.

Domani vi dico che la giornata rientrava nel quasi.
Ma sono ottimista...dicono che faccia tendenza di sti tempi.

La regola delle tre I? Ironia Ironia Ironia.
Questa la capiscono solo i jagoffili e chi ricorda la regola delle tre D: disciplina, disciplina disciplina... quella in cui son carente quasi sempre!

venerdì 24 luglio 2009

Lavorando...

Piccolo preambolo di spiegazione.
Sul lavoro si usano quelle che vengono chiamate rastrelliere, sono delle specie di carrellini dove si infilano le rocche.
Sono fatte in materiale leggero, altrimenti sarebbe una faticaccia spostarle, e ce ne sono di diversi formati, quelle da 72 rocche, un numero a caso, sono definite anche quelle di alluminio, per il colore e la leggerezza.
Fine preambolo.

Vado a prendere una rastrelliera, mi serve piccola perché sono poche le rocche che devo metterci sopra, passo davanti ad una collega per prenderne una.
Capita sovente che passo da lei, così visto che nel passare ci capita di dire due parole si scherza sempre sul fatto che io andrei a rubare le rastelliere, sono nella sua zona di lavoro, da me portano quelle di altro formato, che quelle piccole io le uso di rado.

"Ah... al ladro!"
"Già furto con destrezza!"
"C'era il film ladri di biciclette, potremmo suggerire una variante: Ladri di rastrelliere!"
E lì mi vengono in mente un paio di cose, siamo in periodo di corse ciclistiche, mi pare sia finito da poco il giro e sia in corso il Tour... o la Vuelta, non so.
E la lega delle bici non ha da essere molto più pesante.
Mi scappa da ridere, e mi metto a fischiettare: Passeggiando in bicicletta.
E lo spiego solo durante la mezz'ora alla mia collega che avevo da ridere.

Sì... da ricovero!
Della serie almeno ci facciamo due risate ogni tanto.

mercoledì 10 giugno 2009

Lo faccio anche io!

Cosa?

Andate a guardare la foto che linko e poi ripassate che ve lo spiego.


Allora avete visto?
Una piccola pedanina che sguscia fuori da sotto e non si deve abbassare il microfono.

E la uso pure io, quasi ogni giorno.

Non quella ovviamente.
^_^

Sta sotto la macchina su cui lavoro, quando devo usare le parti del macchinario che stanno in alto, spunta fuori e così non mi devo allungare troppo, anche se è comunque un buon esercizio per le braccia, basta ricordarsi di alternare.
Usare per un po' il braccio sinistro, poi il destro, che se si usa solo il destro poi son dolori.

Il ridere che mi faccio quando penso che ci sta gente che per certi esercizi paga una palestra e io invece vengo pagata per farlo.

Già mi scappa da ridere.
E si domandano cosa ci trovo di divertente nel farlo per otto ore filate.
Ed hanno ragione loro, sono irrimediabilmente assurda nei miei motivi di divertimento.

Ma oggi riderò per altro, magari canticchiando La Marsigliese... capiranno solo i lettori del mio blog come mai.

Gli altri che restino con il dubbio che si siano fusi anche gli ultimi due neuroni che litigavano tra loro.



Testo e storia.
Attacchi di pignolite... deleteri!

giovedì 21 maggio 2009

Documentari

Dopo il post di ieri ho mantenuto quanto detto ed ho fatto un rapido sondaggio, durante la mezz'ora, e abbiamo stabilito all'unanimità che devono aver preso Camera Caffé per un documentario.

Questo post è puramente di servizio.

Sì il servizio di avvertirvi che sono sopravvissuta.

Per ora.

sabato 2 maggio 2009

Si ricomincia!

Da lunedì!

Per fortuna non lavoro in un ufficio, e non posso trovare questa accoglienza.

Ma sempre di rientro dopo un po' di assenza si tratta.

Poi vi racconto, anche se dubito saprò essere altrettanto divertente.

Per ora buon fine settimana.