sabato 22 maggio 2010

Ma questa poi...

...cosa mi tocca sentire.

"Ah ma sai, quella puntata là di Criminal Minds era giusto che non la mandassero, in fondo si parla di suicidi, e l'emulazione è pericolosa."

Mia replica immediata, che io a difendere il mio telefilm preferito son molto più brava che a difendere me stessa, infatti per le cose inutili ho un talento innato.

"Per fortuna te non decidi i palinsesti, o non manderebbero mai un solo poliziesco in onda, che di solito si parla di delitti, ma pensa te."

La puntata è andata in onda in ritardo per problemi che hanno avuto negli USA dopo la messa in onda, ma era una cosa di tipo informativo, dopo che per oltre 5 anni si sono accorti che ci sono ragazzini che muoiono facendo uno stupido gioco in internet, hanno deciso che una puntata per sensibilizzare sulla cosa poteva starci.

Semmai ha spiegato un paio di cosette ai genitori.
Tipo, che non basta vietare.
Un modo per scoprire cose pericolose lo troveranno sempre.

Mi viene in mente una puntata di un telefilm di tanti anni fa, sicuramente con minori intenti educativi, ma c'era questa scena in cui una ragazza spiegava che se si ha una piscina, o un laghetto dietro casa, è inutile mettere palizzate per impedire ai bambini di caderci dentro oer timore che affoghino.

L'unica è insegnar loro a nuotare così non potranno affogarci.

Semplicistica come cosa lo so, non tiene conto di tutta una serie di variabili, ma insegnare a nuotare era giusto una metafora, credo.
Il problema è che a volte chi dovrebbe insegnare, non ha mai imparato a sua volta, e non vuole ascoltare nessun consiglio.

Preferiscono censurare le cose che potrebbero turbarli.
Come se ignorandole cessassero di esistere.
E se si limitassero ai telefilm potrei anche fare finta di niente.
Forse.

Ah la puntata, vi dirò non me la ricordavo quasi, l'ho rivista con piacere, non ho notato strafalcioni, ma non ci ho nemmeno badato troppo.
Poi ho visto una cosa.

Un minuscolo errore di montaggio.
Aereo in volo, tre scene, due aerei diversi.
Uno all'inizio.
Poi nella scena finale cambiavano i numeri e le lettere di serie.
Ma nell'ultima inquadratura, di nuovo numeri e lettere della scena iniziale.

Come mai l'ho notato?
100

Era numerato 100, tranne in quel piccolo errore.
E io lo sapete bene che sono fissata con i numeri tondi.


Poi c'era anche un 5 nella scena sbagliata, ma la fissazione del 5 ve la spiego un'altra volta, che il post per stasera mi pare lungo a sufficienza.

Buonanotte.

1 commento:

  1. Sono con te al cento per cento.
    Ma, come fai notare tu, se è giusto insegnare a nuotare e inutile vietare d'avvicinarsi all'acqua, io aggiungerei malignamente che chi può insegnarti a nuotare si guarda bene dal farlo, di solito.
    Perché se t'insegnasse a nuotare dopo perderebbe il suo controllo su di te.
    Tu impareresti a nuotare e potresti fare a meno di lui/lei.
    Lui/lei perderebbe il potere che aveva su di te.
    Non sempre chi ha il potere d'insegnarti a cavartela da solo lo fa. Anzi.

    Sono d'accordo anche sull'emulazione. Se tutti copiassero papale papale quel che vedono in TV, non bisognerebbe trasmettere niente.
    Bisogna vedere come la presenti, la cosa...

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