mercoledì 12 maggio 2010

Lo fulmino prima o poi

L'antefatto.
Giorni fa doveva partire per un viaggio, un po' lungo, ma il fatto era che avrei avuto la custodia temporanea della nonna, che si arrangia ancora, ma sola per due giorni di fila non ce la lasciamo.

Il fatto.
Parte.
Di prima mattina mia nonna inizia a domandarmi se il suo nipote preferito è arrivato sano e salvo a destinazione.
Io so che è inutile spiegarle che prima del pomeriggio non sarà là, si preoccuperebbe per niente, così le mento e le dico che sì ha mandato un messaggio.

Arriva la sera e non si è ancora fatto sentire.
Gli mando un messaggio: almeno per tranquilizzare la vecchia uno squillo puoi farlo!

Niente.

Inizio a preoccuparmi, ma ovviamente alla nonna si dice che è impegnato e ha spento il telefono.
"Dai nonna, quando non c'erano i cellulari mica sapevi le cose passo passo, no? Quando torna ti racconta lui."

Alla sera tardi ricevo il messaggio di terminato credito.
Replico incazzata: "E non esistono le cabine telefoniche! O fare una chiamata a carico del destinatario?"

Zittito.

Al ritorno si guarda bene dal commentare, sa bene che sono furibonda e non gli conviene provocarmi in alcun modo.

Mia nonna beata e contenta che sia tornato ignora le occhiatacce che si prende il suo pupillo.
Almeno uno della famiglia è felice.

Poi mi passa e mi dico, effettivamente però prima dei cellulari che si faceva?
Uhm...

1 commento:

Se non vedete subito il commento pubblicato portate pazienza, se state commentando un post di qualche giorno fa è solo in moderazione.
Quando lo vedo lo autorizzo... forse. ^_^