mercoledì 26 maggio 2010

"eh beata te...

...che sei andata al mare."

Frase di un amica questa mattina, incrociata mentre facevo la spesa.
Ho la faccia un po' arrossata, e le braccia pure.
Segni evidenti di una lieve scottatura.(che fa un po' male ed ora come ora ho anche la febbre, così imparo a divertirmi!)

Ed è vero, ho preso il sole nei giorni scorsi.

La prima dose facendo giardinaggio in maniche corte nel cortile condominiale, e la seconda passeggiando al sole in città.
Non al mare.
Sempre meglio che stare chiusi in casa comunque!

Semplicemente sono stata così sciocca da non mettermi nemmeno un leggero velo di protezione, ed essendo io bianca come il famoso latticino di una certa canzone, le conseguenze sono rapide e nefaste.
Ma il fatto che basti avere il naso scottato dal sole per sentirsi dire beata te mi fa pensare.

Male del prossimo.

Perchè non è logico essere così patologicamente invidiosi, che voi non lo avete sentito il tono di voce del "Beata te" io sì, e permalosa come sono ci sono rimasta male, però mi passa... son fumina ma veloce allo spegnimento, quasi sempre.

E sono un po' perplessa se persino un amica, ha di queste reazioni invidiose, cosa aspettersi da gente che manco ti conosce e da un post si fa cogliere dai travasi di bile?

Bile appunto... niente di meglio.

Qualsiasi riferimeno a blog, molto più noti e letti del mio, in cui ultimamente nei commenti ne sto leggendo di ogni... è voluto.
Per fortuna io ho pochi e buoni lettori.
Molto buoni, forse pure troppo.

Anzi, levate il forse, stavolta non serviva.
Siete troppo buoni, punto.

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