venerdì 19 giugno 2009

Trenta! Il parco III puntata

Ci sono rimasta malissimo.

Eppure era un complimento, solo che ci sono rimasta male lo stesso.

Prologo
Solita panchina.
Sto aspettando un amica per una chiacchierata con un gelato, quindi non è inverno.
Ci sono nonni e nonne a spasso con i nipotini nei passeggini, la panchina è all'ombra quindi molto alletante.

Un nonno si siede a riposare un poco dal duro lavoro di inseguitore di piccolo disperato.
Un buongiorno a lui e un ciao al teppista in calzoncini corti.
Un paio di commenti sul tempo, un altro po' sulle fatiche del babysitting e le gioie della nonnitudine, la mia amica ritarda e io penso che questo nonno lo conosco, ma non mi viene in mente dove l'ho visto.

Essendo io poco fisionomista dovrei domandargli dove ci siamo già incontrati, ma accidenti a me se mi viene in mente, voglio che i miei neuroni si mettano al lavoro e mi dicano loro la risposta.

Così inizio a fare mente locale.
Collega di lavoro? No, non me lo ricordo al lavoro, non è uno dei miei colleghi, mi sento di escluderlo.
Persona conosciuta in vacanza? Non mi pare.
Cliente? Avendo fatto la commessa per un po' di anni ci potrebbe pure stare che non mi ricordo tutti i clienti che sono passati no? Ma non mi sembra.
Paziente? Da ex VdS(Volontaria del Soccorso) potrei averlo avuto in ambulanza, ma non è il caso di domandarglielo.

Però quando arrivo a pensare all'ospedale mi si accende una lampadina.

Ecco dove l'ho visto.
Lavorava all'ospedale.

Ma non ne sono completamente certa, così glielo domando.
"Mi scusi, ma lei lavorava all'ospedale tal dei tali?"

"Oh sì, io mi ricordavo di te"
"Domando scusa, ero qui che mi dicevo, eppure è una faccia conosciuta."
"E ti sei ricordata."

Arriva la mia amica mi alzo e saluto e vengo salutata con una frase che suonava più o meno così, non sono le parole esatte.

"Buona giornata e complimenti, stai molto meglio con trenta chili meno, brava."

La mia amica lo ha guardato, sto nonnino, e poi ha guardato me... diventata bordeaux.
Mentre ci allontaniamo mi ha chiesto a cosa si riferiva.

"Oh niente, ora son una persona grassa, bassina e grassa, una ventina di anni fa ero una ventina di chili in più e l'altezza era la medesima, immagino che se uno non ti vede per vent'anni poi possa anche esagerare..."

"Be' ma non sei grassa dai!"
"No, ho solo un culo che occupa tutta la sedia quando mi siedo!"

"Sei sempre la solita, perchè non lo hai mandato a stendere il vecchiaccio?"

"E che ha detto di male? Guarda che superavo gli ottanta chili nel periodo che ricorda lui, quello che lui non può sapere è che negli ultimi due anni sto riprendendo peso... quindi quella cosa del Oh come sei dimagrita mi da fastidio, ma come faceva a saperlo?"

"Per me non lo hai mandato a stendere solo per la presenza del nipotino, non volevi che pensasse che il nonno è un idiota!"

"Forse..."

Ah... il gelato ce lo siamo preso lo stesso, i venti(e non trenta) chili li ho persi facendo attività fisica(quale immaginatevelo da voi che la fantasia non vi manca) non dieta.



PS:
Quando si dice che certi argomenti scottano.
Due post che forse hanno un po' influito sulla pubblicazione di questo, era in bozze da mesi.
Da Blackcat e da Elasti.

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