Allora a me gli oroscopi piacciono solo per quello che riguarda il farsi due sane risate.
E in media una volta all'anno vado a rispolverare qualcosa, così mi è venuta la malsana idea di ricopiarvi dei pezzetti di quel libro intolato Sfigology... quelli sui capi e i colleghi di lavoro.
Onde evitare polemiche con i MIEI di capi, posterò tutti e dodici i segni.
Uno per volta.
Ogni riferimento a persone reali è puramente casuale.
Ho ricopiato fedelmente i tratti del libro, senza aggiunger nulla di mio pugno. (Meglio precisarlo)
Non chiedetemi di che segno sono i miei colleghi.
Tanto se anche me lo domandate... non vi rispondo!
A voi il primo... buona lettura e... astenetevi arietini permalosi!
I rischi del mestiere
Lavorare PER o CON uno/a dell’Ariete.
Da Sfigology, di Haxel Dixon Cooper.
Che sia una forza della natura o un incapace, il capo Ariete pensa di essere nato per comandare. È un manager ottimista, impulsivo, maneggione, a cui non sfugge assolutamente niente.
Il capo Ariete è uno stacanovista che raggiunge i suoi obbiettivi a qualunque costo.
Ha sempre un cambio di vestiti nel bagno riservato ai dirigenti e nel suo ufficio c’è un divano nel caso decida di tirar mattino, pianificando la scalata ad una società oppure dando una sgrossata al neo direttore del marketing.
Vi guiderà con lo zelo di un missionario che cerca di convertire i pagani, fino a che il vostro settore non batterà ogni record d’efficienza.
“Primo” è la parola chiave. Per l’Ariete tutta la vita è una gara e il vostro capo non toglie gli occhi dal traguardo nemmeno per un secondo.
Quando avete a che fare con l’Ariete sapete sempre qual è il vostro posto. Lui stabilisce le regole. Voi obbedite. Lui sviluppa strategie. Voi le portate a termine.
Ha un’energia e un entusiasmo inestinguibili. Vi consigliamo di tenere sempre sulla scrivania un flacone di vitamine e una caraffa di caffè. Se vi scopre sbadigliare o a lamentarvi per il troppo lavoro, vi ritroverete con un sacco di tempo per riposare e per riflettere sui vantaggi della disoccupazione.
Fate attenzione a non porre con leggerezza ad un collega Ariete la domanda: Come va oggi?
Sarete obbligati ad ascoltare la risposta fin nei dettagli più strazianti.
E non prendetevi la briga di raccontargli come è stata la vostra giornata: non gliene frega niente.
Nel momento in cui un ariete decide che vuole il vostro posto di lavoro preparatevi ad affrontare una competizione di proporzioni olimpiche.
Si comincerà con una gara per stabilire chi riesce a redigere il maggior numero di rapporti, chi è in grado di accumulare più straordinari e chi è più bravo a far di conto.
Se, per miracolo, doveste avere la meglio voi, l’Ariete comincerà a complottare alle vostre spalle per cercare di screditarvi.
L’Ariete è un mago del doppio gioco, quasi quanto i Pesci, ma per una ragione molto diversa: deve vincere, per lui è un ossessione.
Voi diventerete il Nemico, che lo meritiate o no, perché questo esige il suo ego iperattivo, giustificando il suo pessimo comportamento e alleviando i sensi di colpa.
Se volete sopravvivere, continuate a ripetergli “Sei il migliore”. La cosa più saggia è lusingarlo, dicendo cose del tipo “Non ce l’avrei mai fatta senza di te”.
E non vi preoccupate troppo: è facile capire se un Ariete sta cercando di rubarvi il posto perché non sa tenere la bocca chiusa. In poco tempo avrà detto quello che ha intenzione di fare giocandosi così l’effetto sorpresa.
Infastiditelo millantando il fatto che il capo vi ha confidato che non sarebbe sopravvissuto alla competizione spietata senza di voi al suo fianco.
Rendeteli innocui assecondando il loro ego infantile e ignorando la valanga di foto di famiglia che vi manda per e-mail.
...continua domani con il secondo segno dello zodiaco.
Sarà un po' noioso il blog in sto periodo, per chi piglia sul serio gli oroscopi!
Per gli altri invece chissà, magari pure peggio!
Quando una persona scopre una cosa e promette di non dirlo a nessuno allora quella cosa è un segreto, ma quando molte persone scoprono un segreto, allora è una catastrofe che sta per verificarsi. Scritta da me nella mia prima fanfic su JAG, presa abusivamente da un dialogo di... inorridite prego: Sentieri. Qualcosa di utile c'era pure li! Se mi legge mia madre mi disconosce da figlia.
martedì 16 dicembre 2008
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