venerdì 25 dicembre 2009

Poi te ne penti

Magari di aver postato questo pezzo, ma non credo.
Anche se è Natale, tanto gli auguri ve li ho fatti sotto no?

^_^

Io non ho la patente.
Non ve ne sto a spiegare le ragioni, fatevi pure le vostre ipotesi.
Sta di fatto che non ce l'ho e a cadenza regolare ci sta un piccolo manipolo di idioti che quando lo scopre se ne esce con una frase, sì quella del titolo.

Poi te ne penti

Riferendosi al fatto che invecchiando la bici potrebbe essere difficoltosa da portare ed a piedi farei fatica?
Oh invece un ottuagenaria in automobile è cosa sicura!
Oddio conosco alcuni 40enni che guidano peggio di come guiderebbe mia nonna, forse l'età non è un buon metro di giudizio, forse.

E a me viene voglia di mandarli a farsi benedire.
No dico, ma credono davvero che a me ORA piaccia dipendere dalla cortesia altrui per i passaggi?
Visto che dicono POI...

Poi d'Egitto.
IO di non poter guidare sono spiacente anche ORA!
Io di dover controllare che i treni non prevedano scioperi ed altro quando vado a zonzo, sono assai scocciata, per quanto mi piaccia andare in treno... a volte un poco meno.
Io...ok basta con soddisfazioni all'ego.

Voi che vi permettere di decidere che non guido perché non voglio che se volessi potrei, che cacchio ne sapete delle ragioni per cui mi rifiuto di farlo?
Credete di sapere le mie ragioni sulla base delle vostre?

Ho ancora bene in mente un viaggio fatto piangendo.
Perché la persona che mi stava riaccompagnando ha decretato che tanto la paura passa e che tanto a me andava bene così.
Piansi in slenzio per tutto il tragitto, era buio e forse non se ne accorse, o almeno finse di non vedere.

Non è la paura cretina che non sei altro.
È la consapevolezza che sarei un pericolo con il volante in mano.

E non me ne importa niente se gente più malmessa di me se ne frega e guida. Davvero un bel paragone grazie.

Fare una cosa solo perché la fanno gli altri non è mai stato un mio interesse, anche se così le persone come te e le tue pari possono umiliarmi ogni tre per due.

Facendomi pesare il fatto di dovermi dare passaggi.
Piuttosto vado a piedi.

Per fortuna a equilibrare le cose ci stanno gli Amici, quelli che si fanno anche decine di km in più dal loro tragitto per non farmi tornare a casa da sola in treno, Grazie Valeria.
Quelli che mi dicono che faccio bene se non me la sento a non guidare, che di gente pericolosa in giro ce ne sta già anche troppa.
Quelli che mi dicono che se cambio idea in un parcheggio deserto ad esercitarmi, una volta presa la patente, mi ci portano loro, ma solo se IO cambio idea.
Quelli che si ricordano di domandarmi se mi serve un passaggio, senza che io lo chieda, perché sanno che a volte non chiedo per partito preso.
Quelli che leggendo questo post rideranno perché finalmente ho scritto la cosa della piangiata  fino a casa, invece di sfogarmi solo con loro. Che la cosa è da una decina di anni che mi stava sul groppone. Via, come mi sento più leggera.


A voi tutti: Grazie di cuore.

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