Etichetta errori.
Già, ieri non avrei dovuto segnalare la mail che mi era stata inoltrata su: wjag@libero.it
Ma l'ho fatto e non intendo cancellare il post.
Non perché mi sia arrabbiata con chi mi ha fatto ridere, perché in fondo quello ho fatto: ho riso.
Ma solo perché nello scrivere le fanfic certi inconvenienti con chi non sa nemmeno cosa sono capitano.
Era già successo con Lo Stivale, era una delle fanfic su JAG e... nomino le intercettazioni telefoniche, per puro caso quando io la stavo scrivendo è scoppiato il caso calciopoli, poi ci sarebbero state altre intercettazioni ad attirare l'attenzione, ma quella volta lì, alcuni amici che tifavano per la Juve la presero come una presa in giro a quello che stava capitando alla loro squadra.
Non persi tempo a spiegare, sapete il detto: scuse non richieste accuse confermate.
Ecco non mi parve il caso di dire che era stato un caso, anche se giocai con l'equivoco con il titolo.
Ma è un equivoco che si chiarisce già leggendo la presentazione della fanfic, e poi... se uno la legge e si accorge di che cavolata ho scritto... come diavolo fa a prenderla per una presa in giro?
Perciò lascio lì il post, magari per ricordarmi che la prossima volta che mi mandano una mail non devo per forza raccontarlo sul blog, sennò non me ne mandano più e io come faccio a sapere se mi leggono?
Sciocchezuole di una perditempo insonne!
Quando una persona scopre una cosa e promette di non dirlo a nessuno allora quella cosa è un segreto, ma quando molte persone scoprono un segreto, allora è una catastrofe che sta per verificarsi. Scritta da me nella mia prima fanfic su JAG, presa abusivamente da un dialogo di... inorridite prego: Sentieri. Qualcosa di utile c'era pure li! Se mi legge mia madre mi disconosce da figlia.
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Quando lo vedo lo autorizzo... forse. ^_^