venerdì 26 novembre 2010

Di rischi...

...d'infarto!
Allora un sacco di tempo fa vi avevo raccontato di quanto io poco frequenti la banca che custodisce i miei, pochi, risparmi.
Al punto da scoprire dopo un paio di mesi che ha cambiato indirizzo.
Niente di strano se ci si va una o due volte all'anno a versare il poco accantonato, no?
Ecco oggi non si era spostata.
Era sempre lì, solo che io ho chiesto una cosa all'impegato che doveva effetturarmi il versamento, premetto che mi sono spiegata male io e non è colpa sua.
Volevo sapere quanti soldi c'erano in tutto sul mio conto, e il giorno prima mi ero fatta la somma di tutti i versamenti effettuati nel corso degli anni, e va bene che erano poca roba ma quando mi sono sentita dire la cifra mi sono sentita mancare.
Mancava una bella fetta di quanto da me versato, cosa che per un pelo non faccio che chiudere tutto e li caccio sotto il materasso, passeranno i ladri ma mica è detto!
L'impegato nota che sono impallidita e io gli faccio presente che negli anni so di aver versato almeno una data cifra, dove è finita?
E lì capisco il mio errore, gli avevo chiesto quanti erano i soldi che avrei potuto ritirare, e non quanto c'era in totale e me lo dice.
Ergo se voglio chiudere il libretto di risparmio devo avvisare almeno il giorno prima.
Che i soldi ci sono, ma non sono tutti lì a disposizione.
Mi dice il totale... ok ci sono quelli versati, più una bella cifretta di interessi, oh quasi un mese di stipendio per me è una bella cifra, visto che sotto il materasso mica maturavano.

Però che spavento mi ero presa.
Devo imparare a formulare meglio le mie domande.
Chissà le risate dell'impiegato dopo.
Bah tutta salute, sua.
Mia mica tanto.

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