Su IOL ci sta un angolo dove si possono domandare consigli vari, scherzosi o meno, ma di solito per ironizzare sulle piccole cose che a volte sono un sassolino in una scarpa.
Un piccolo sassettino era la questione zucchero nel caffé.
Carissima Susagna ho un piccolo problema con il galateo.
Sì è verificata un paio di volte, con persone diverse ed a volte erano pure parenti, una situazione curiosa.
Mi veniva offerto il caffé, poi mi si criticava per lo zucchero che ci mettevo.
Due cucchiaini belli pieni.
E mi trattengo a casa ne metto due e un po'... lo so è troppo! Mia nonna se non gliene metto tre mi guarda male che dice che glielo do amaro, ho preso da lei, e no nessuna delle due ha prolemi di diabete, grazie al cielo!
A volte con ironia: Ti piace amaro?
A volte con preoccupazione: Ma ne metti ancora? Guarda che fa male troppo zucchero.
A volte con irritazione evidente: Ma quanto ne metti?
Ora il mio problema è il seguente, meno di due non ce la fo, e a parte la parente, quella irritata, a cui la volta dopo che sono andata a trovarla ho portato un pacco di zucchero, per ridere e non andare a mani vuote, non so come mai non mi avrebbe più invitato da lei
Vorrei sapere come rispondere alle altre tipologie di risposte, l'ironia la capisco sempre dopo e non mi viene subito la risposta adatta, solo per iscritto sono un fulmine(mica vero, ma fate finta di sì) insomma devo rifiutare i caffé per evitare di sentirmi sotto processo per lo zucchero?
Dovrei prima dire: solo se posso metterne tre cucchiaini, poi ne metto due e passo per virtuosa?
O... me infischio e metto lo zucchero che mi pare?
Ah sono casi rari comunque, di norma chi mi offre il caffé sa che mi piace amaro e non si stupisce.
Basta prenderlo una volta con me alla macchinetta per scoprirlo, riempio regolarmente tutte le tacche... mentre altri lo prendono amaro, io dico che compenso
Però davverò non ne posso più di chi prima mi offre un caffé e poi mi fa storie sul dolcificante.
Grazie dei preziosi consigli di bonton che arriveranno!
Affezionata Rusty (Mio nickname IOL)
I consigli sono arrivati, molto divertenti certe risposte.
E ho domandato il permesso di riportarne alcuni.
Risposta al messaggio di rusty del 10/03/2009 - 18:02
Cosa c'é di più chic di un bel "porta zollette" in argento?
Trovati una roba del genere...c'é chi si porta il liquore in giro con la hip flask, chi mette le sigarette nell'apposito cosino e chi si porta le pillole in giro in belle e smaltate scatoline...tu fai un giro in quei negozi di chincaglieria, comprati una scatolina ad hoc e riempila di zollette!
Cosi al momento giusto tiri fuori, e HOP! c'hai lo zucchero che vuoi. Credimi sarà cosi fuori come cosa, da diventare trendy!
(by the way...sai che vendono pure quelle zollettine di zucchero piccine tutte decorate? che chiccccccccheria, ma chere, più stravangante di cosi si muore!)
Tua, Ghiagna
Risposta al messaggio di rusty del 10/03/2009 - 22:16
Mio marito di zollette ne mette tre o quattro. In ******* questo non faceva nessun effetto, ma qui in ****** provoca stupore e anche una certa ilarita'.
Quindi lui ha elaborato la seguente formuletta:
Quando gli chiedono "Quanto zucchero nel caffe'?" lui risponde
"Quanto caffe' nelle mie quattro zollette di zucchero, intendi dire?".
Questo elimina tutti i commenti sul nascere.
Risposta al messaggio di rusty del 11/03/2009 - 18:56
Io ne ho due, entrambe di persone a me carissime.
Il primo diceva sorridendo: zucchero? Si 4 sono a dieta...
IL secondo agli sguardi un po' sconvolti rispondeva con sguardo sconsolato: la vita e'amara...
Ce ne stavano altri, ma penso che come estratto basti così.
E poi ho trovato questa barzelletta, che mi ricordavo di aver sentito da Pistarino quando venne ospite all'Alpaà... fine anni ottanta o primi anni novanta non ricordo!
In tema con un mio post altrove, oggi era giornata!
Palermo, al bar.
Cliente: "Ma che m*****a di caffè è chistu? Amaro
è!". Barista: "Mischino! Scusasse vossìa, ce lo mittissi subito lo zuccaro!"
Bari, al bar.
Cliente: "Mooo, e 'ci é? C'sort' d'café ié cuss? Amar'com'u'fiel'! Chidd'e'mmurt!". Barista: "Madonn'u'me', ci'uè da me? E chiapp' u'zucchr'! vafangùl!"
Napoli, al bar.
Cliente: "Ué, Genna', e cchess'è nu'cazz'è café!
Senz'o zuccher'rint'!Amar' comm'a mort'! Maronn'!". Barista: "Nè,
Peppi', e m'aggio sbagliato! Mittìt'c o'zuccher'n copp', ué, scusate,teng'che 'ffà..."
Roma, al bar.
Cliente: "Ma li mortacci tua! Nun ci'hai messo un c***o de zzucchero! È amaro arabbiato! Ahò! Che, mme stai a cojonà?".
Barista: " Ahò, e qua me stanno a ffa'n'casino! Ecchelo, arimetticetelo lo zucchero e nun me rompe' li'cojoni!".
Firenze, al bar.
Cliente: "Icché ti gira il boccino, oggi? 'Un ti sei rihordato punto di zuccherare il caffè? L'è amaro boia, maremma !".
Barista: "Maiala bona! 'e mi pareva 'un ci facessi haso, l'è giusto qui la zuccheriera! Te tu metticelo tutto!".
Sassari, al bar.
Cliente: "Pattagarrissa 'e mama rua, su caffé amarrissimo é!". Barista: "Butturrau, sa capra s'u mangiau! A comprarre lo vaddo!"
Bologna, al bar.
Cliente: "At'vegna un cancher, mo' ti sei dimenticato lo zucchero? ".
Barista: "Socc'mel, non me n'ero accorto brisa! To' la zuccheriera!"
Milano, al bar.
Cliente: "Ciula! t'el chi, crapùn! Cuma l'è quel caffè lì? Sensa succaro?".
Barista: "Uh, la bestia, ciapa chi la sucarera!"
Torino, al bar.
Cliente: "Càspita Umbérto, è un po' amaro...".
Barista: "Basta là, me l'avrà spostato un terrone, lo zucchero! Si serva pure, monsù".
Udine, al bar.
Cliente: "[bestemmia]". Barista "Ce mût isal?". Cliente"Al è vonde amâr, [bestemmia]".
Barista prende una bottiglia dalloscaffale: "Un toc di sgnape par mandailu ju".
Genova, al bar.
Cliente: "Belìn che caffè amaro, figgieu. Manca lozucchero, besugo!".
Barista: "L'ha girato bene?"
Chiedo venia ai Genovesi, la barza non è mica mia!
Ah lo zucchero?
Metto quello che mi va e rido in faccia a chi mi prende in giro per quanto ne metto.
Esser grami a qualcosa dovrà ben servire!
Quando una persona scopre una cosa e promette di non dirlo a nessuno allora quella cosa è un segreto, ma quando molte persone scoprono un segreto, allora è una catastrofe che sta per verificarsi. Scritta da me nella mia prima fanfic su JAG, presa abusivamente da un dialogo di... inorridite prego: Sentieri. Qualcosa di utile c'era pure li! Se mi legge mia madre mi disconosce da figlia.
giovedì 19 marzo 2009
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eccezionale.
RispondiEliminala vera arte credo stia nel parlare di cose semplici in modo ...come dire...accattivante.
io cmq lo prendo amaro, forse anche per evitare certe discussioni...forse.
a presto,
tommi
Anche Stefano mette due cucchiaini di zucchero nel caffè!
RispondiEliminaPer me è davvero tanto, ma anche a lui fanno sempre gli stessi commenti.
E allora a sto punto che palle, come mai chi lo beve senza zucchero passa per fico e chi lo prende con due cucchiaini passa per pazzo?
Per ALittaM e Tommi
RispondiEliminaLeggendo entrambi i commenti si evince che Tommi passa per fico, e mi fido sulla parola, o Luisa mi fa a striscioline sottili sottili la prima volta che ci si incontra :-P
Sempre leggendo i commenti:
Io e Stefano saremmo un poco folli, ma anche eccezioniali, sì che non ci facciamo condizionare e andiamo coi nostri sacrosanti DUE cucchiaini!
E avrei dovuto anche precisare che a volte fa la dimensione del cucchiaino, certi sono vere pale e li me ne basta anche uno e mezzo, ma certi che sono piccini piccini... TRE!
Non c'è storia!
Magari geografia se proprio ci si impegna, per la barzelletta!
^_^
Buon fine settimana