martedì 7 settembre 2010

Ma usi...

...twitter?
È stata la domanda di una persona che mi legge, ma non lascia mai commenti. Al massimo qualche sms di tanto in tanto, e poi si stupisce di twitter?

Abbiamo parlato un poco della cosa.
Una piccola sintesi.
A questa persona non piace perché, testuali parole:
mi sembra quelle cavigliere che mettono ai detenuti, tutti sanno cosa fanno e dove sei.

Ora... il fatto che io non volessi nominare un certo telefilm l'ho scritto solo ieri.
Ma dopo dieci minuti di ridarella incontenibile non ce l'ho fatta.
E il post è uscito dalle dita per conto suo.
E ho dovuto spiegare cosa avevo da ridere.
Ho guardato in compagnia della persona in questione i primi due episodi andati in replica ieri sera.
Ed ha capito meglio, ma non del tutto.

Poi ho spiegato come io uso twitter, seguo un po' di gente, e pochissimi mi seguono.
E depenno da quelli che seguo mano a mano che si verificano reiterati casi di segnalazione sternuti.
Se vogliono leggermi liberissimi, ma io non sono obbligata a leggere loro.

Lo so che per molti twitter serve per essere in contatto di continuo, ma io condivido un bel po' la cosa della cavigliera.
Se voglio scrivo.
Se non voglio no.
Se voglio leggo.
Se non voglio no.

E non esiste che devo rispondere in tre secondi netti, sono al pc, magari sto facendo altro, magari non lo accendo per una giornata intera o ci sto per un pomeriggio, sono solo affari miei e nessuno deve metterci becco, o... come già spiegato in vecchi post:
I conigli mordono.

Siete preoccupati e volete sapere se sto bene o male?
Non andate in ansia, non è da internet che avrete le risposte.
Perlomeno non pubblicamente ai quattro venti.

Anzi... ultimamente nemmeno in privato, quasi.
Ma grazie di avermelo chiesto.
A tutti, commentatori e non.

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