No, ma veramente è già finito settembre?
Caspita aveva ragione quel cliente del negozio, primo lavoro dai 14 ai 21/22 anni prima della fabbrica dai 22 ai 39, che mi diceva se mi sentiva lamentarmi del passare del tempo:
"E hai vent'anni, sapessi come fila dopo i cinquanta!"
Lui ne aveva una settantina, parliamo di una trentina di anni fa... curioso come mi ricordo certi dettagli, momenti che fanno sorridere.
Però pare proprio vero che il tempo si affretti, impressioni.
Forse.
Ho sempre trovato affascinante la percezione del tempo e della sua rapidità. Più si è giovani più scorre lento e man mano che si crese pare prendere il volo. In teoria, leggevo, è una sensazione lagata alla nostra memoria e a quanto effettivamente abbiamo vissuto. Meno anni abbiamo alle spalle, e più il confronto con misure come i "mesi" o gli "anni" ci sembrano paritarie. Per chi ha 11 anni, insomma, tre anni di vita sono quasi un quarto della sua vita finora vissuta. Quindi sono sentiti come tanta roba. Le medie, non a caso, paiono eterne. Quando si è più grandi però ecco che il confronto non è per nulla paritario. A 3 anni, quando ne hai 30, sono un decismo di quanto hai vissuto, e non pare niente e infatti vola via. E più si va avanti peggio diventa.
RispondiEliminaChissà se c'è un modo per ricalibrare questo gioco di impressioni.
Interessante, grazie.
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