All'inizio dell'anno ho visto Marco Paolini* che raccontava Jack London, no non in diretta a Torino, era la trasmissione che hanno mandato in onda la sera del primo gennaio su raitre.
Onestamente gli ho visto fare di meglio, ma non era male.
E poi se lo scopo era far scoprire un po' di più di London con me è riuscito; il suo racconto di Accendere un fuoco e Bastardo mi ha fatto venire voglia di leggermeli.
Prossimamente gita in biblioteca.
Sì perché per me rimane più comodo prenderli in prestito in biblioteca e restituirli che comperare ogni libro che mi viene voglia di leggere.
O dovrei accendere un mutuo.
Non che non comperi libri, ma con parsimonia.
O la tessera della biblioteca cosa la ho fatta per fare? ^_^
Dalla prima media.
Perchè io prima degli undici anni a momenti manco sapevo che esistevano le biblioteche.
No, ok... sapevo che esistevano, ma la frequentazione cominciò solo alle medie.
Con le ricerche da fare in gruppo e i libri a scelta da leggere per poi farne un riassunto.
Insomma... di che essere grata a vita al mio professore di Italiano.
E lo sono.
Dovrei domandargli cosa ne pensa di libri raccontati in tv.
Ecco... se lo trovo uno dei prossimi giorni glielo chiedo.
Vantaggi di abitare in una piccola città.
*Anche lo scorso anno lo avevo cominciato con Paolini, oramai è quasi un'abitudine.
Quando una persona scopre una cosa e promette di non dirlo a nessuno allora quella cosa è un segreto, ma quando molte persone scoprono un segreto, allora è una catastrofe che sta per verificarsi. Scritta da me nella mia prima fanfic su JAG, presa abusivamente da un dialogo di... inorridite prego: Sentieri. Qualcosa di utile c'era pure li! Se mi legge mia madre mi disconosce da figlia.
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Quando lo vedo lo autorizzo... forse. ^_^