Durante i giorni di silenzio sono passati alcuni anniversari.
Le giornate sembravano accordarsi con l'umore.
Grigie giornate piovose appunto.
Sembra ieri e invece sono già passati anni.
E quella sensazione che a volte fa pensare che non sia vero ogni tanto ricapita, ma sparisce subito... la realtà si impone... è vero è successo e non si torna indietro.
Tranne che nei ricordi.
Forse è per quello che malattie come l'alzheimer fanno tanta paura... cancellare i ricordi, perdere qualcuno senza nemmeno più ricordarlo.
Ma se non lo ricordi allora si perde anche la sofferenza della perdita di una persona cara?
Non lo so.
Ma dubito molto di volerlo sapere.
Ricorderanno altri per chi non potrà più farlo.
Non resta altro che la speranza.
Preferisco tenermi i ricordi... compresa la sofferenza.
Se per perdere la seconda devo perdere anche i primi... il gioco non vale la candela.
P.S.
Il bradiPC sta dando più noie del solito, sul blog ci saranno alcuni post programmati, se non vi rispondo immediatamente, o entro la giornata come faccio di solito, non datemi per dispersa. (esistono le biblioteche e gli internet point ;-)
Quando una persona scopre una cosa e promette di non dirlo a nessuno allora quella cosa è un segreto, ma quando molte persone scoprono un segreto, allora è una catastrofe che sta per verificarsi. Scritta da me nella mia prima fanfic su JAG, presa abusivamente da un dialogo di... inorridite prego: Sentieri. Qualcosa di utile c'era pure li! Se mi legge mia madre mi disconosce da figlia.
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Dimenticare, è questa -hai ragione- una delle cose peggiori. Così come essere dimenticati.
RispondiEliminaMoz-