E lo avevo detto.
Qui.
Ma per il secondo penso di dover scrivere due righe.
Proprio giusto due.
Mica per altro, ma quando un coniglio della mia risma legge che si accenna a zampe di coniglio da usare come portafortuna... mi è sceso un brivido lungo la schiena.
Glom.
Se poi nel libro si parla di ricette e io mi aspetto da un momento all'altro che si arrivi a un arrosto - non ve lo dico se cuociono o meno un coniglio: pigliatevi il libro e leggetevelo - un poco di ansia viene. ;-)
Poca.
Stavolta le pagine era un po' più di trecento, mentre nel primo erano quasi trecento, ma scorre via veloce ed è un piacere. (Giusto un po' di dispiacere che sia terminato come tutti i bei racconti)
Penso che lo rileggerò.
Tra un po'; quando avrò sgranocchiato l'ultima carota... tra una fetta di torta di nocciole e l'altra.
E questa la capiscono solo quelli che si sono già letti:
Di Alice Basso.
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Quando lo vedo lo autorizzo... forse. ^_^