giovedì 1 novembre 2007

Dall'ultimo libro di Luciana Littizzetto

Mesi fa ho letto l'ultimo libro di Luciana Littizzetto, Rivergination.
Da mesi le vorrei scrivere sul suo sito per farle i complimenti, ma mi son detta che era molto meglio prendere uno dei pezzi che mi ha fatto sorridere e riflettere, e lo propongo.
Perché ha ragione lei.
E proponendo questo suo pezzo mi voglio scusare, ma lo faccio con le parole di un'altra persona e non con le mie, perché lei sa far sorridere.
Con chi mi scuso?
Chi leggerà il pezzo capirà.

Ci sarà chi fraintenderà, ma non mi interessa. Non più.
Ci sarà chi non potrà ne capire ne fraintendere, magari prima o poi trovo le parole per spiegarmi da sola.
Per oggi lascio la parola ad una grande:
Da rivirgination, a pagina 66/67 per chi ha il libro in casa.
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I demolitori di entusiasmi
Non è semplice trovare motivi di felicità, ma c'è un piccolo espediente per sopravvivere alla sfiga.
Avvicinate il libro all'orecchio che ve lo dico: diserbate dalla vostra vita i demolitori di entusiasmi.
Io li chiamo così. I demolitori di entusiasmi sono quelli che di mestiere entrano nella tua vita a piedi uniti e ti distruggono quel micron di felicità che ancora ti resta. Quelli che di professione fanno i trovatori di pelo nell'uovo, categoria A freschissimo.
Ma non facciamo l'errore di confonderli con i pessimisti.
No, perché il pessimista una sua visione del mondo ce l'ha. Urenda, ma ce l'ha. Nera come un dark di notte, ma ce l'ha.
Il pessimista è uno che parte per una vacanza alle Mauritius e ha paura che arrivando là non troverà parcheggio.
Il demolitore di entusiasmi, invece, è molto peggio perché non ha convinzioni. E siccome non ne ha, distrugge le tue.
Il suo motto è: Non preoccuparti arriveranno tempi peggiori.
E' quello che ti dice:
"Che bello questo taglio nuovo di capelli... peccato che riuscirai mai a pettinartelo da sola."
Oppure vedendoti carica di sacchi di umido, carta e vetro differenziati, ti sorride pietoso e sospirando ti fa:
"Ancora ci credi? Beata ingenuità."
Che distillato di odio.
Una circostanza in cui il DDE è particolarmente pernicioso è la questione casa.
Per far vedere la casa nuova a un demolitore di entusiasmi è meglio prima tracannarsi mezza bottiglia di Pampero, perché in uno stato di semiubriachezza gli strali fanno meno male.
Lo schifosone parte sempre con un apparente complimento:
"Bello..." Ma basta contare fino a tre che arriva la mazzata. Uno, due...e tre:
"Peccato che..." E parte l'elenco:
La facciata è orrenda, la scala è ripida, l'ascensore è soffocante, il tetto è fradicio di amianto, la cantina è umida, sotto il pavimento circolano fiumi di radon e il muro maestro c'ha una bella crepa. Sottile, per adesso, e sottolineo per adesso.
Io ho un amica così.
L'altro giorno è salita in terrazza e mi ha detto:
"Carino, c'è una bella vista, peccato che si vedano le gru."
Eh certo. Torino è tutta un cantiere e anche da casa mia, guarda un po', si vedono le gru.
Adesso telefono a Chiamparino e gli chiedo di toglierle, guardiana di oche.
Non parliamo poi di quando hai la disgrazia di averceli in macchina.
E' una continua lamentela, perché tu, scentrata, fai la strada più lunga, con tutti i percorsi molto più brevi che ci sono.
Ma ammettiamo pure che sia così. Che la tangenziale è figatissima, perché percorri il perimetro di tutta la città dietro ad un TIR, ma eviti cinque semafori.
E se comunque a me, che sono cretina dalla nascita, piacesse fare la strada più lunga?Chettifrega.
Io voglio fare questo tragitto perché c'ho i miei appuntamenti.
Incontro una magnolia che d'estate, fiorita, leva il fiato, una casa antica con dei bow window che sono un sogno e un pezzettino di fiume che ad una certa ora del giorno brilla come l'argento.
Ma cosa lo dico a fare a te... arido parassita, tarlo del mio gioire.
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Ho sempre pensato a me come ad una pessimista cronica.
Ma forse dovrei chiedere agli altri se non è più azzeccata come definizione DDE.
Mentre trascrivevo il pezzo non pensavo a quando hanno demolito il mio di entusiasmo, sul lavoro, in casa, a scuola.
Ma a quando io ho demolito quello degli altri.
Insomma io ho una mia visione del MIO mondo:
IO sono al centro.
Ma solo perché gli ALTRI sono al centro del LORO.
A ognuno il suo.
Solo che se chi sta dall'altra parte ha bisogno di sentirsi al centro per gli altri, per stare bene, se sta vicino a me sta male di sicuro.
Quindi forse DDE è più azzeccato di pessimista.
Pazienza.
Gli altri potranno sempre star lontani, non è difficile; ma come faccio con la mia demolitrice di entusiasmo personale, me stessa medesima?
Facile, chiedo agli altri di tirarmi su di morale e di mandarmi a stendere SUBITO senza remore quando entro in modalità DDE.
Perché mica è detto che lo si faccia apposta.
Solo per davvero!

1 commento:

  1. Vuoi sapere la verità? (a parte il Mostro che più che demolitore d'entusiasmi è costruttore di assurde regole).. A me i DDE piacciono. Infatti si vede.. Io sempre piena di entusiami e al mio fianco sempre persone che mi "facevano volar" basso.. Non guardare solo il lato negativo.. Magari sei DDE solo per reazione. A volte si vuole davvero saggiareil terreno per capire se la felicità è vera o apparente. Se in una cosa ci credi, non c'è DDE che tenga, se non sei convinto fino in fondo la discussione con un DDE potrà aiutarti.. Ok dopo questo avrai la conferma di quanto sono strana.. comunque i DDE sono individui interessanti ;-) Bacio!! L.Flo

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