giovedì 22 settembre 2011

Bastano 10 minuti...

...per volta.
Ero a leggere twitter, dal pc perché dal cellulare non posso, ma forse anche potessi lo eviterei... effetto cavigliera assicurato.
Di solito ci metto un po' recupero i vecchi messaggi, guardo qualche fotografia e rispondo a qualcuno.
Con tweetdeck è un poco più comodo, vedi nella stessa pagina anche chi eventualmente risponde a te e così se hai tempo, e voglia, puoi replicare.
Però vedi anche chi parla con gli altri, nel senso che prima solo dalla home page di twitter vedevo solo i messaggi se seguivo entrambi i twitteratori ora no.
Vi spiego, dalla home di twitter se io seguivo Jane Cole leggevo i suoi tweet senza destinatario e quelli destinati a me, o quelli che lei destina a gente che seguo, ma non vedevo quelli che lei inviava a gente che io non seguivo.
Quindi vedevo quando replicava ad Elasti, ma perché io seguo anche Elasti.
Non avrei mai visto una risposta a pincopallino che non seguivo.
Invece con tweetdeck vedo anche quelle; da una parte è come fare una chiacchierata tutti insieme, ma dall'altra è quella sensazione che a volte provi quando sei in un locale pubblico, o nello scompartimento di un treno, e al tuo fianco parlano a voce alta, troppo alta, e tu ne faresti a meno di farti gli affari loro.
Da una parte ti dici: va bene, se ne parlano non gliene importa niente che li sentono altri.
Dall'altro lato ti domandi quanto si rendano veramente conto di essere in un luogo pubblico.
E quelli che mi dicono ma tu origli?
No io non origlio, ma sapete che ci sta gente che sull'ascoltare il prossimo ci ha scritto dei libri e li ha pure venduti bene?
Gente che bazzica anche twitter eh! (Se Severgnini passa dal mio blog io faccio una brutta fine, ma tanto non mi legge!)
Diavolo... scrivere un libro con i tweet più interessanti e curiosi?
Uhm... penso che ci abbiano già pensato.
Al solito, sono arrivata con l'ultimo treno.
I dieci minuti del titolo?
Sono il tempo che concedo a twitter quando mi connetto, dieci minuti alla volta, poi stacco.
Senza manco salutare chi magari stava a leggere, non sempre... spesso.
No, non per maleducazione, semplicemente il mio pc spesso si riavvia da solo e se salutassi ogni volta quando poi non lo faccio magari ci sta chi si preoccupa, così invece non è un abitudine quotidiana e non ci fanno caso.
Ok passo da maleducata, ma meglio quello che ricevere allo spegnimento del pc un paio di sms dal tenore: Stai bene? Ho fatto qualcosa che non va? 
Capitava con msn anni fa, preferisco evitare che capiti con twitter.
Nessuna nuova, buona nuova ok? (anche se non sempre è vero!)
Anche a scrivere il post mi ci sono voluti 10 minuti.
Forse è meglio se prima di pubblicarlo lo rileggo.
Chissà i macelli fatti andando di fretta.
Fa niente. Mica scrivo di mestiere io.
E ti credo... mica sai scrivere te.
Grazie Enza... sempre gentile!
Sto qui apposta.

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