mercoledì 30 giugno 2010

A che ti serve twitter?

Mi ha domandato un amica quando ha notato che ne parlo spesso sul blog.

Allora punto primo era giusto un giochino per il fatto di leggere quello che dicevano gli attori del mio telefilm preferito, specie quelli che lo usano poco.
Un gioco e niente più.

Poi esercizio di sintesi, far stare in 140 caratteri una cosa che di norma diluirei in post che non verrebbero manco letti, non che i miei twitt vengano letti, ma mi piace pensarlo.
(La citazione sulla comunicazione di Shaw ve la siete sorbita qualche lunedì fa, non ve la ripropongo)

Poi... finora mi diverte.
Anche se il blog resta il mio sfogo scribendi preferito.

La prova della sintesi?
Facile, andate a leggere questo.
Ora Twitter l'ho privatizzato, quindi ve lo incollo qui sotto.
Ma metterci d'accordo e tosare i prati condominiali tutti lo stesso giorno. Che lo sopporto meglio il baccano, quando lo faccio anche io!^_^

L'anno scorso vi dedicai un intero post, ora appena un sms.
Anche meno.

Semplice no?
Se poi tra un mese lo mollo, come ho mollato facebook, avrò solo finito di giocarci, niente di più.
Sempre che lo molli, chi riceve i miei sms sa bene quanto mi piaccia scriverne.
Troppo.

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Quando lo vedo lo autorizzo... forse. ^_^